“Salve Dottore,
sono una ragazza di 34 anni. Ho subito un intervento di rinoplastica circa tre mesi fa e dal secondo mese post-operatorio, ho notato che il mio naso aveva una gobbetta più piccola rispetto alla precedente.
Il mio chirurgo mi ha detto che è normale e che devo stare tranquilla perché è un edema e si riassorbirà presto. Io sono un po’ spaventata invece, perché secondo me la gobba non è stata asportata completamente.
Ho letto che è possibile fare delle infiltrazioni di acido ialuronico per correggere la mia gobbetta. Cosa ne pensa? La prego mi aiuti non so davvero cosa fare.“
Anonima (Roma)
“Gentile lettrice,
la rinoplastica è uno di quegli interventi chirurgici più lenti nella ripresa post-operatoria. Consideri che un naso si assesta dopo otto-dodici mesi post-operatori!
All’inizio, appena si toglie il gessetto, il naso appare grossolano perché particolarmente edematoso (gonfio) e circa due mesi dopo l’edema rimane confinato maggiormente alla punta. In questa fase è possibile assistere alla formazione di calli ossei (complicanza nota in questo intervento), che possono riassorbirsi per processi di rimaneggiamento osseo oppure non andare incontro a nessun riassorbimento tanto da dover reintervenire chirurgicamente, se il callo è molto evidente.
Sono convinto che il collega non ha lasciato “pezzi” della gobbetta preesistente ma, probabilmente le si è formato un piccolo callo.
Ora l’unico vero rimedio è quello di aspettare un naturale processo di assestamento e verificare se, al termine del periodo suindicato, l’irregolarità del dorso di cui parla si sia riassorbito o meno.
Ci vuole pazienza e le consiglio di non farsi toccare il naso con rimedi vari letti sul web. Se si sottopone alle iniezioni di acido ialuronico sul dorso del naso (pratica esistente) e se il callo dovesse riassorbirsi, avrebbe comunque “bozzetti” sul dorso.
Questa procedura è indicata solo dopo aver atteso il tempo necessario per l’assestamento del suo naso. Tre mesi sono molto pochi! In questa fase ci vuole solo tanta pazienza.
Cordialità“
Dr. Erminio Mastroluca