La stesura del Curriculum Vitae è uno di quei passaggi fondamentali da compiere nelle fasi antecedenti alla ricerca del lavoro. Spesso si può partire da un curriculum vitae modello prestabilito per la scrittura, come un template già munito di impaginazione e colori adeguati.
In ogni caso, commettere errori nella scrittura del CV è estremamente facile. L’utente spesso tende ad agire di impulso su alcuni aspetti, magari tralasciando dettagli fondamentali che potrebbero fare la differenza. In questo articolo vi illustriamo alcuni errori assolutamente da evitare quando si procede alla stesura del Curriculum Vitae.
Inserire il lavoro più datato in cima alla lista
Si tratta di un errore assai comune. Esso è dettato da un ragionamento che, a primo impatto, suona piuttosto logico: quando l’utente comincia a scrivere la lista di lavori/posizioni lavorative occupate, può considerare di iniziare dal lavoro più datato, il primo compiuto, finendo alla mansione più recente.
In realtà è un errore grave. Il lavoro più recente infatti è quello che ha lasciato un segno chiaro e visibile nell’esperienza della persona, che potrebbe al contrario aver perso qualsiasi praticità e abilità avuta in una mansione di svariati anni prima.
L’importanza delle abilità informatiche
Altro errore comune è quello di elencare una lunga lista di abilità informatiche, del tutto superflue. O, per meglio dire, diventano superflue nel momento in cui vengono presentate in lunghe liste che potrebbero essere riassunte in poche parole.
Se ci si candida per una posizione in cui è richiesta abilità di base nell’uso del PC, meglio dirigersi al punto con essenzialità e concisione, focalizzando l’attenzione piuttosto sulle parole chiave descritte nell’offerta di lavoro.
Inserire frasi autocelebrative su sé stessi e sui risultati conseguiti
Il curriculum deve essere il tuo biglietto da visita per stupire il recruiter e per far sì che le tue qualità facciano breccia. Nel proporsi per una posizione lavorativa, come nella vita di tutti i giorni, dimostrare una certa stima e sicurezza di sé è giusto e soprattutto consigliato, tuttavia, è il caso di non eccedere con locuzioni e verbi che rimandino a una eccessiva stima di sé.
Il rischio è quello di apparire come un candidato un po’ troppo sicuro dei propri mezzi ed eventualmente poco incline alla cooperazione con altri soggetti e alla accettazione dei consigli di colleghi o datori di lavoro volti a migliorare la tua prestazione lavorativa nell’ottica del bene aziendale. Sii umile, ma allo stesso tempo dimostra di sapere il fatto tuo senza sfociare nella autocelebrazione.
Prestare troppa attenzione ai buchi temporali nel Curriculum
I buchi temporali nel Curriculum possono riguardare sia periodi di tempo in cui non si è svolto alcun lavoro, sia ritiri da posizioni lavorative senza apparenti spiegazioni.
Ebbene, nonostante sia corretto giustificare questi eventuali buchi, d’altro canto si può anche giocare d’astuzia, motivo per cui è sbagliato prestare troppa attenzione a determinati “salti temporali”. Non è necessario scendere troppo nei dettagli: meglio essere fugaci, ci si penserà durante il colloquio.
Omettere le esperienze lavorative non pagate
Gli utenti spesso tendono a considerare le esperienze ricoperte senza pagamento (ad esempio il volontariato) come superflue e del tutto inutili. In realtà, nel mondo del lavoro si sta dando sempre più peso al minimo dettaglio: qualsiasi posizione lavorativa, pagata o meno, porta con sé qualcosa di buono.
Cercate quindi di includere nella stesura del Curriculum Vitae qualsiasi esperienza rilevante abbiate svolto, anche quelle non retribuite, soprattutto se attinenti con la posizione lavorativa per cui vi state candidando.