Recensione di Ella & John – The Leisure Seeker il nuovo film on the road di Paolo Virzì, con Helen Mirren e Donald Sutherland dal 18 gennaio al cinema (Indiana Production e Rai Cinema)
Ci sono voluti 15 anni, vedi My Name Is Tanino (2002) e il coinvolgimento nel nuovo progetto di due mostri sacri di Hollywood come Donald Sutherland e Helen Mirren, per riportare Paolo Virzì in America per girare la sua prima produzione in lingua inglese, Ella & John – The Leisure Seeker, adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Michael Zadoorian, edito in Italia da Marcos y Marcos.
Protagonisti del nuovo lavoro on the road del regista toscano, sono appunto la coppia di anziani, ancora innamorati dopo tanti anni di matrimonio, Ella (Helen Mirren) e John (Donald Sutherland) pronti a vivere un’ultima avventura insieme con il loro vecchio camper soprannominato “The Leisure Seeker”, in barba a malattie e figli apprensivi.
Infatti nonostante Ella stia combattendo una battaglia contro il cancro ormai in fase terminale e smemorata e suo marito John, vecchio professore di letteratura, sia malato di Alzheimer, i due decidono di saltare sul vecchio camper, testimone della storia vacanziera della loro famiglia, per vivere la loro intensa storia d’amore percorrendo avventurosamente la Old Route 1 con destinazione Key West per vedere la casa di Hemingway, scrittore preferito di John.
La sconcertante avventura, ricca di momenti esilarante e drammatici al tempo stesso, sarà una splendida
occasione per Ella e John di ripercorrere la loro intensa storia coniugale ma anche per far riaffiorare ossessioni che regaleranno sorprendenti rivelazioni.
Un meraviglioso viaggio on the road fatto di un continuo perdersi e ritrovarsi tra i due protagonisti, in cui Ella, deve costantemente “riportare” a sé il marito, che a causa di improvvise perdite di memoria dovute all’Alzheimer, arriva a dimenticarla persino in una stazione di servizio.
Ma d’altronde la vita e le grandi storie d’amore sono esattamente fatte così: un fantastico andirivieni che Virzì riesce perfettamente a rendere con la sua inconfondibile poetica cinematografica, trasmettendo allo spettatore uno straordinario senso di libertà e ricordandogli il vero senso dell’amore e soprattutto della vita. Assolutamente consigliato!