Il ristorante si fa casual e indossa un nuovo format: il “taste of Italy”, improntato su una cucina al 100% italiana con un occhio internazionale. Tutto questo è Pausa a Milano

ristorante Pausa“Take a break” questo è il motto del ristorante Pausa, nuova apertura in via Cesare Correnti al 28. E il cavallo di battaglia del nuovo format è racchiuso in queste parole: “Simple, easy, fun, healthy, artisanal and sustainable”. Pausa è il primo “taste of Italy”: un format che raggruppa tutto il meglio dell’Italia per andare all’estero, realizzato da italiani.

“La dieta mediterranea è un modello nutrizionale riconosciuto nel 2010 dall’UNESCO come bene protetto e inserito nella lista dei patrimoni orali e immateriali dell’umanità: ecco perché quando ci siamo trovati in Asia abbiamo pensato di proporre un modello di ristorazione che la rispettasse, perfetto anche per chi dispone solo di una pausa veloce. Vogliamo esportare la nostra mediterraneità” racconta il proprietario Marco Cattaneo, “ma con un format italiano, improntato all’internazionalità, fino ad oggi proposto all’estero quasi interamente da operatori stranieri”.

“Durante l’esperienza a Tutto Food, dove abbiamo partecipato in qualità di start up nel mondo del cibo, in contemporanea al periodo di Expo, molti ci hanno chiesto perché non aprire in una città internazionale come Milano, punto di partenza per Pausa in Europa, dopo l’Asia, e così è stato” racconta Marco Cattaneo. “Una cucina al 100% italiana con un occhio internazionale, progettata e proposta in Italia per approdare all’estero”.

“E infatti mi piace dare la possibilità a chi ci viene a trovare di rimanere quanto vuole, di leggere, studiare, lavorare con il wi-fi aperto e inoltre abbiamo dedicato un’intera sala con divanetti dedicata al relax e alla lettura”. E come ogni format c’è la possibilità del take away e di far recapitare tutte le proposte a casa tramite i servizi di delivery.

E tutto il gusto italiano si esplicita in poche proposte ma tutte italiane: dalla pasta in box, ovvero pasta fresca in tre tipologie (lunga, corta, ripiena) e con diversi sughi tra classici (pomodoro, arrabbiata, burro e salvia), deliziosi (pesto, ragù) e tentazioni (cacio e pepe, salsa di noci, funghi porcini); alla pizza lunga (da circa 33 cm, da condividere), al trancio o alla romana con 48 ore di lievitazione. Per finire la degustazione con il caffè, rigorosamente scelto da un piccolo produttore a km zero, COfficina, che valorizza il caffè, come vuole il mercato oggi. E il gelato che è internazionale scegliendolo espresso, che risulta più leggero, divertente e digeribile del classico.