Fabbrica EOS di Milano presenta Disembody, la mostra del fotografo di moda Manuel Scrima in mostra dal 25 settembre al 22 ottobre 2020
Il fotografo di moda Manuel Scrima si dedica all’arte con la mostra fotografica Disembody che verrà inaugurata giovedì 24 settembre alla Fabbrica Eos in Piazzale Baiamonti 2 a Milano, e resterà in mostra dal 25 settembre al 22 ottobre 2020.
MANUEL SCRIMA
Manuel Scrima è un fotografo, regista e artista italo-belga che lavora in diversi continenti prevalentemente nel settore della moda. Con “Disembody” l’artista lancia una provocazione, una sfida al paradigma estetico dominante. I suoi modelli non indossano abiti ma sono vestiti di arte, grazie al fatto che sono fotografati attraverso tessuti. I corpi nudi si stagliano come pure forme e sono inquadrati in un ingranaggio di stile. Tutto ciò paradossalmente li rende fluidi, non più vittime e prigionieri di concetti, canoni e idee.
Le opere di Scrima restituiscono ai corpi il loro erotismo originario spogliato dell’ipertrofico narcisismo di cui si nutre l’estetica contemporanea. Le garze non coprono le forme, le traslano al contrario nel regno dell’universale. “Le mie opere sono quadrate- spiega Scrima-, come le foto su Instagram, il coprire i corpi è una reazione alla bruttura e decadenza delle immagini di oggi, dell’estrema esposizione sessuale sui social”.
DISEMBODY
L’esposizione raccoglie un corpus di lavori inediti di grande formato (100×100 e 50×50 cm) stampati su lastre di vetro e plexiglass montate assieme, in una sovrapposizione di più livelli che ricreano la complessità dell’immagine finale. Sarà presente, inoltre, un pavimento a mosaico di 200×200 cm, costituito da un puzzle di 400 mattonelle di pietra tagliate a mano, che riportano le stampe fotografiche con i soggetti creati dall’artista.
Negli scatti di Scrima si rivela una profonda passione per la cultura classica e umanistica: la perfezione formale della scultura classica e il sensuale edonismo delle ombre dei corpi sono il punto di partenza di una fotografia che punta alla sintetizzazione formale e stilistica, in cui si fondono sagome astratte con linee geometriche attraverso un drammatico contrasto di chiaroscuri.