Diodato Il nuovo album di DiodatoChe vita meravigliosa” sembra un dipinto contemporaneo, lo sguardo presente, anche se riferito alla vita appena trascorsa, di una serie di emozioni e riflessioni, storie e incontri di un’esistenza comune.

Comune perché fatta di parole e racconti semplici ma musicali, di storie d’amore difficili, della continua ricerca di dare una definizione all’amore, quello di tutti oppure l’ultimo andato via e alla vita che viviamo.

Strani accostamenti sonori in alcuni brani non minano però l’anima pop classica per una bella voce, preparata e sempre garbata.

L’idea di una canzone nasce da qualsiasi percezione, da riflessioni profonde o incontri casuali, neanche poi così importanti.

Sembra un’istantanea accompagnata da richiami sonori anni ’60, pop anni ’80.

Non troviamo contaminazioni moderne o ricerca, ma la voce ispirata di un ragazzo che sta crescendo e si guarda intorno.

Intanto Diodato si ritrova nella colonna sonora de “La dea Fortuna” di Ozpetek (“Che vita meravigliosa”) e, tanto per gradire, a vincere Sanremo 2020!

Ci sa fare il ragazzo.

 

Ma ora parliamo dei brani che compongono il suo nuovo lavoro nato sotto l’etichetta Carosello Records!

  1. Che vita meravigliosa
    Un ritornello nostalgico e travolgente, resta in testa.
  2. Fino a farci scomparire
    Un testo che prende spunto dalla riflessione sull’amore che mette in rapporto la scelta di “mischiarsi a un estraneo”, scomparire per l’altro. Un po’ Fossati.
  3. La lascio a voi questa domenica
    Prepotente il richiamo ritmico e nel testo a cantautori come Fossati e Rino Gaetano. Una storia da raccontare, quasi anni settanta, con richiami a stragi, partiti e stato. Una domenica con treni fermi alla stazione e rivoluzione. Una storia vera che parla di suicidio
  4. Fai rumore
    Ha stregato tutti con questo pezzo a Sanremo, perché è una bellissima canzone d’amore, con un inciso veramente indimenticabile. Bella nel tempo.
  5. Alveari
    Siamo tutti soldati, spariamo anche noi.
    Un mondo di cellule chiuse. Dispotico.
    “È tutto così fragile”. Il nostro mondo dove è necessario cadere. Per capire.
  6. Ciao ci vediamo
    Un ritmo stile Loredana Bertè, libero e sbarazzino. Leggero e orecchiabile.
  7. Non ti amo più
    Anche questo pezzo sembra per una donna, e la sua voce non ne risente. Un’ atmosfera anni sessanta per scherzare sulla vita di coppia. Da cantare ballando!
  8. Solo
    Meglio solo? “E poi non hai più niente da capire se non che quando resti solo alla fine poi ti senti…” L’orgoglio che lotta con la solitudine. Un pezzo melodico molto interessante.
  9. Un commerciante
    “Passioni in saldo e vita in offerta speciale”
    Come nasce una canzone? A volte da un semplice incontro e nasce una riflessione.
    E la musica.
  10. E allora faccio così
    Una rinascita. Musica anni ottanta e voce a tonalità vertiginose. Divertirsi cantando.
  11. Quello che mi manca di te
    Chiude con una ballata sussurrata. Un’ode alla donna che lo rende felice. Si sente dall’atmosfera e dalle parole che la descrivono. Intima e personale dichiarazione d’amore.