Come fare per sentirsi sempre adeguati in ogni situazione personale e professionale? Ecco 10 preziose regole di Digital-etiquette, rilettura in chiave moderna del Galateo

Digital-etiquette galateo del business 10 regole per essere al TOPLa parola etichetta oggigiorno sembra un termine dal suono così rigido da averlo ormai lasciato al passato, ma in realtà è ancora un passepartout per sentirsi adeguati in ogni situazione personale e professionale. Il Galateo, se pur silenziosamente, è rimasto al passo con i tempi trasformandosi oggi nella digital-etiquette, “abbecedàrio” di gran moda nel mondo degli affari.

Il Galateo è stato fino agli anni ’60 di grande importanza, tanto da rientrare nel programma di studi sia delle scuole pubbliche e private. Oggi purtroppo le buone maniere sono offuscate da una società pigra, superficiale e fin troppo materiale, che ha persino privato la donna di attenzioni che non facevano altro che esaltarne l’unicità, e tutto per un erroneo fraintendimento dovuto all’uguaglianza tra i sessi.

Questa superficialità si è ripercossa anche in ambito lavorativo ed è proprio di questo che parleremo oggi. Per chi è curioso e vorrà rispolverare un po’ di buone maniere anche nella vita privata, presto pubblicheremo materiale divertente e sicuramente utile…

Ma ora torniamo al business e alla digital-etiquette, durante gli ultimi decenni, colpa dei liberali anni ’70, il Galateo ha subito il suo declino, durato fino ai giorni d’oggi. Ma l’estrema concorrenza nel mondo degli affari e gli ultimi sviluppi dell’era digitale, hanno riconfermato l’Etichetta come strumento essenziale per appropriarsi del vantaggio competitivo. Andiamo a vedere quale comportamento sarebbe meglio considerare in ambito lavorativo secondo la digital-etiquette per convivere in armonia e portare a casa un buon risultato.

Le prime 10 regole di base per voi:

  1. Saper ascoltare. Se imparate a farlo bene, lo troverete utile per costruire una conversazione rispettosa con il vostro interlocutore e per comprendere i suoi obiettivi in anticipo. Questo vi consentirà di elaborare una strategia in corso d’opera con più agilità.
  2. Usare un protocollo. Se siete un leader, o avete un team da gestire, introducete un protocollo di comportamento aziendale. L’organizzazione e la divisione dei compiti sarà priva di Misunderstanding.
  3. Sono tutti uguali. Ricordate che l’etichetta vi obbligherà a trattare chiunque con lo stesso riguardo, a prescindere dal sesso, istruzione, lavoro o status sociale. Questo vi consentirà di acquisire e fidelizzare un numero di clienti, partner e influencer decisamente più elevato. Le attenzioni piacciono sempre a tutti…
  4. Non abusare dei social. Distinguete sempre il profilo privato da quello lavorativo, e se coincidono, occhio a pubblicare cose che vanno in conflitto con il vostro lavoro, potreste risentirne. Lo stesso vale per le polemiche e i dibattiti, EVITATELI, i pettegolezzi sono sempre di cattivo gusto.
  5. Sincerità e trasparenza. Spesso i social ci inducono ad abbellire troppo la nostra immagine e come nella vita privata spesso ci si trova a comunicare con persone che non sono quelle che crediamo. Nel lavoro questa è un’arma a doppio taglio, usare titoli lavorativi pomposi, attira l’attenzione ma se non sono reali o supportati dalla giusta esperienza vi si ritorceranno contro.
  6. Silenziare i cellulari. Questa regola che dovrebbe essere inculcata ai giovani, ahimè pare debba essere rispolverata anche dagli adulti. Se conversate, siete in riunione o cenate con un cliente, per dargli la giusta importanza, è bene che silenziate il vostro telefono. Come potrebbe affidarsi a voi se siete distratti da altro? Come potreste creare empatia durante una conversazione se guardate il goal della vostra squadra preferita? Lo stesso vale per le riunioni virtuali, oggi l’unico modo per interfacciarsi con colleghi e clienti. Inoltre sarebbe importante che non vi facciate distrarre oltre che dal cellulare anche da tutto quello che accade in casa mentre siete connessi. Lo so è difficile, ma avere il cane sulle gambe durante una call o sorseggiare il caffè, non è sempre ottimale.
  7. Vestire bene: L’abbigliamento è un segnale di rispetto. Presentarsi ad un appuntamento o ad una video call con le scarpe da ginnastica, un top troppo corto o troppo scollato o con indumenti sporchi, è assolutamente da evitare sia fuori che in casa. Eleganza, semplicità e buon gusto sono fondamentali in ambito lavorativo.
  8. Essere puntuali: La puntualità è il vostro biglietto da visita. Se siete un capo o un libero professionista, evitate però di arrivare troppo in anticipo, la fretta non è ben percepita, ma questo è un altro paragrafo… :-p
  9. Attenti al testo. Abbiate molta cura di cosa scrivete nei messaggi e nelle E-mail. Ovviamente a seconda se vi state rivolgendo ad un collega o ad un superiore, il vostro modo di porvi dovrà variare. Prima di tutto, dedicate sempre del tempo all’oggetto della lettera. La chiarezza è tutto. Scrivete un contenuto breve e facilmente interpretabile, non usate troppi caratteri maiuscoli, sono molto aggressivi e sanno di rimprovero. Attenti all’umorismo, non tutti lo gradiscono e se vi state rivolgendo ai vostri superiori, evitate. Attenti anche ai fraintendimenti se i vostri interlocutori non sono italiani, ogni paese ha i suoi usi e costumi anche nella comunicazione. Riguardo ai saluti, beh, se siete in confidenza potete essere informali, ma io suggerisco sempre una forma cordiale ma formale, in ambito professionale non si sbaglia mai.
  10. E gli Emoji? NOOOOOOOOO… MAI usarli nei documenti di lavoro. È concesso soltanto se usate chat di gruppo informali tra colleghi, ma non siate mai i primi a farlo, magari se vi partecipa anche il vostro capo, lasciate che sia lui ad iniziare altrimenti astenetevi. Nella vita privata usarli invece è una vostra scelta, ma ricordate di non abusarne, stanno semplificando la comunicazione al tal punto che finiremo per esprimerci tutti a gesti.

Solo 10 consigli? Assolutamente no, ve ne regaleremo molti altri, e tratteremo argomenti specifici ogni volta. Curiosi?

“La buona educazione non sta tanto nel non versare della salsa sulla tovaglia, ma piuttosto nel non mostrare di accorgersene se un altro lo fa.”  –  ANTON PAVLOVIC CECHOV