Viaggiare è scoprire se stessi oltre che nuovi posti, ma spesso, l’entusiasmo ci fa dimenticare alcune cose importantissime che sono fondamentali per non trovarsi in difficoltà in terra straniera. Pianificare un viaggio significa non dedicarsi soltanto alla piacevole scaletta delle cose da vedere ma incastrarle nel modo giusto in modo da salvaguardare le proprie energie, mangiare bene, dormire il giusto soprattutto se si viaggia in auto, non rimanere mai senza soldi e conoscere in anticipo usi e costumi del paese ospite. Sappiamo davvero dove stiamo andando? Bene, allora partiamo! Il viaggio di oggi ci porta in Scozia, un paese straordinario dal punto di vista naturalistico e incantato direi, perché ogni suo angolo ci catapulta in una ambientazione medioevale dalla quale si fa decisamente fatica ad uscire per tornare alla realtà.
Volo da Milano Malpensa arrivo ad Edimburgo al mattino presto, prima tappa e primo simpatico scoglio incontrato. la pronuncia, si dice Edimbra, mi correggono subito con simpatia all’aeroporto al noleggio auto. Gli scozzesi devo ammettere, sono simpaticissimi, se sbagli pronuncia non se la prendono e devo dire che sono squisitamente ospitali.
Un consiglio, se dovete rimanere ad Edimburgo, potete assolutamente contare sui mezzi pubblici, sono un po’ cari perché si compra ogni singola corsa ma efficientissimi anche quelli per l’aeroporto che risulta praticamente in città, ma se volete divertirvi e scoprire la Scozia e i suoi angoli più sorprendenti, prendete un auto, non ve ne pentirete e non spaventatevi per la guida contraria, mi sono divertita un mondo, certo un po’ di accortezza all’inizio ma dopo la prima ora, che figata ahah, pensate che il giorno dopo al risveglio cercavo di lavarmi la faccia cercando di aprire soltanto il rubinetto sinistro… lamentandomi di non avere acqua calda ah ah…
Tornando seri, una cosa con la quale vi scontrerete in Scozia è il clima, in tutto il paese è decisamente variabile e non è mai estate, tranne poche settimane tra Agosto e Settembre se sono fortunati, ma la cosa complicata è che ogni città ha una sua caratteristica climatica.
Edimburgo ad esempio è molto ventosa, Glasgow piovosa la costa orientale verso Aberdeen di nuovo ventosa mentre la Scozia occidentale da Loch ness scendendo giù verso le isole Ebridi è terribilmente altalenante con improvvise bufere.
Cosa portare sempre in valigia per un viaggio in Scozia? Abiti versatili dotati di cappuccio, scarpe che all’occorrenza possano bagnarsi e tanta pazienza poiché potrebbe capitare un acquazzone proprio mentre siete beati nell’ammirare lo splendido paesaggio davanti a voi.
Tappa indiscutibile ad Edimburgo, il castello, una fortezza medioevale nel centro della città, al suo interno troverete una vera cittadella, musei, esibizioni e visitando l’interno del castello meravigliose riproduzioni di scena di vita vera dell’epoca.
Nella stanza delle armi ad esempio mi sono imbattuta in questo musicista, ma guardate gli strumenti di quel tempo, non sono fantastici? Ascoltate…
Inutile dirvi che ai piedi della cittadella si apre un mondo, perdetevi nel palazzo degli specchi o a fare shopping nel regno del cashmere che pare non risparmi nessuno in Scozia, proprio nessuno.
Prima di abbandonare Edimburgo e dirigermi a nord bisogna fare alcune cose, la prima è mangiare il noto Deep fried mars bar, il mars fritto poi passeggiare per i meravigliosi parchi e guardarli giocare beati e serafici a golf, ma passeggiando per la zona di Bruntsfield, adiacente al parco di Bruntsfield, fate attenzione, potreste incontrare J.K.Rowling, l’autrice di Harry Potter in tuta e non riconoscerla, infine entrare in tutte le chiese che incontrate lungo la strada, sono meravigliose per gli amanti del gotico.
Inutile puntualizzare che se dovesse venirvi nostalgia del cibo italiano, ad Edimburgo non mancano le pizzerie napoletane e troverete italiano ad ogni angolo, non solo tra i turisti.
E’ il momento di ripartire, siamo diretti verso Aberdeen, ma con un obiettivo ben preciso, un altro meraviglioso castello, si, lo ammetto, sono il mio debole, proprio quello delle fiabe, quello per cui chiunque direbbe, SVEGLIATEMI!Il castello di Dunnottar. A strapiombo sul mare, unito alla terraferma da un solo piccolo sentiero nella roccia, teatro di molte ma importantissime vicende sanguinose…
Riprendendo il cammino verso Aberdeen, vi ricordo che è necessario spesso cambiare istintivamente rotta in Scozia, senza perdervi mi raccomando, ma fatelo perché alla fine di ogni strada sbagliata troverete un cottage, un castello, un posto incantato che vi è sicuramente sfuggito al momento della pianificazione, come ad esempio il castello di Glamis o la Castle trail, il sentiero dei castelli, che si trova nella parte orientale.
Una cosa fondamentale non vi ho ancora detto, che sbadata, dove dormire, approfitto ora che siamo ancora all’inizio del nostro viaggio, in Scozia gli alberghi non sono più cari di quelli italiani in realtà e se siete fortunati li trovate proprio belli, tutti comunque hanno stanze molto comode ed ampie e in città spesso trovate formule diverse come case, air b&b, molto gradevoli ed economiche. Invece se volete sostare lungo il cammino se avete spostamenti lunghi, vi consiglio i cottage, pare siano la formula più di moda.
Da Aberdeen ora ci spostiamo in un altro luogo magico, il famoso lago di Loch ness e per andarci scegliamo la strada più bella, che non è quella che ci consiglia il navigatore ma quella che piace a me, quella che attraversa il parco nazionale di Cairngorms.
Meravigliosa passeggiata lungo stradine immerse nella natura allieteranno la vostra vista e non mancheranno pascoli e simpatici capre e pecore con i loro cuccioli ad attraversarvi la strada guardandovi come se foste i loro nuovi ospiti.
Giunti a Loch ness, passando per Inverness, la città più grande della zona, vi consiglio di non tralasciare nessuna parte della costa in quanto cambia moltissimo da una sponda all’altra e la strada è molto panoramica, io ho scelto di vederla in auto, ma in caso ci sono anche comodi traghetti , sempre se avete voglia di rischiare un incontro face to face con il cucciolotto di nome Ness. Beh nessuno hai mai detto che non esiste!!! Ah ah.
Il percorso che ho scelto ha previsto come prima tappa è il castello di Urquat, che si affaccia proprio sul lago foto, bellissimo anche questo vero? Ma stanca dal viaggio non bisogna dimenticare di rifocillarsi un po’ con un altro piatto tipico della zona dei laghi, il fish and chips, che troverete ovunque in questa zona.
Ora possiamo proseguire, come vi dicevo prima, abbiamo scelto di percorrere il lungo lago in auto e lo stiamo facendo in senso antiorario, per una mia comodità di rotta per il luogo del pernottamento.
La nostra seconda tappa quindi sarà Fort August, un paesino di pescatori che si trova proprio nel gomito del lago, esattamente di fronte ad Inverness in linea d’aria, dal quale inizia un lungo lago meno panoramico ma con delle sorprese nell’entro terra non da poco.
Infatti risaledo il lago da Fort August verso Inverness, mi fermo a dormire in un cottage a Foyers, adiacente alle foyers fall, delle meravigliose cascate alle quali si accede tramite un piccolo ed agevole percorso nel bosco.
Ovviamente non ho scelto di dormire lì a caso, ho trovato un cottage proprio a pochi metri dalle cascate ed anche vista lago.
Inutile dirvi che il mio scopo era proprio quello di trascorrere la notte a guardare il meraviglioso paesaggio in attesa di Ness, potrei essere io la fortunata ad avvistarlo no?
Prima di lasciare questo luogo di misteri, mi fermo a fare due chiacchiere con la coppia di proprietari dell’hotel e approfondendo il discorso sul whisky, scopro che in ogni zona del paese si producono whisky con caratteristiche diverse e quando ho scoperto quante sono, stentavo a crederci.
A tal proposito vi sono tour organizzati che si dedicano esclusivamente ad accompagnarvi nelle distillerie più antiche della Scozia, se avete tempo è un’esperienza da fare, io mi sono fidata sulla parola e ho dato libero sfogo agli assaggi e agli acquisti. 101 tipi di whisky, non ci potevo credere.
La mia scelta è ricaduta su due whisky in particolare, il Jura superstition, un whisky molto morbido con un retrogusto al caffè e alla cannella, adatto per il gentil palato direi, prodotto sull’isola di Jura, si proprio quella dove ha vissuto George Orwell, purtroppo una produzione limitata, quindi se siete curiosi affrettatevi a comprarlo, deve averla finita tutta lui scrivendo il suo famoso libro “1984”.
La mia seconda scelta è il Talisker, dal gusto decisamente più forte e leggermente affumicato, prodotto sull’isola di Sky, ed è proprio qui che siamo diretti per la nostra ultima tappa.
Prima di oltrepassare lo sky bridge, il ponte che collega l’isola con la terraferma ed arrivare a Kyleakin, la città dove alloggerò, non ho mancato di visitare il castello di Dornie, è un altra visita da non tralasciare.
Le isole sono tutte magiche perché sono rimaste letteralmente selvagge e le leggende che vi permeano immutate nel tempo.
Si la Scozia è una terra ricca di leggende, castelli, mostri e creature fantastiche oltre che di paesaggi che si alternano tra montagne, laghi, praterie e scogliere e a proposito di luoghi incantati, vediamone uno insieme, le Fairy pools, la piscina delle fate,foto, si commentano da sole vero? Un po’ scomoda la strada per arrivarci, ma con un abbigliamento comodo risulta accessibile anche ai meno agili.
Rientrata al cottage dove alloggio ,la Hillside house, stanca, affamata ma soddisfatta del mio tour, mi fermo a chiacchierare con il proprietario della casa che mi ospita Mr Ross, per chiedergli un po’ di curiosità sulla vita che si svolge a Sky, di cosa si occupano per vivere, come passano le giornate. Mr Ross, simpaticissimo signore scozzese mi fa subito sentire in famiglia e a mio agio e tra una chiacchiera e l’altra ci troviamo in un pub ad assaggiare birra come fossimo amici da anni.
Mr Ross mi racconta che la maggior parte della popolazione dell’isola vive di pesca di turismo, occupazioni statali e ovviamente lavora nelle distillerie e molti di loro hanno due occupazioni, mi ha raccontato infatti che la prima persona che ha conosciuto quando si è trasferito con la sua famiglia a Sky da Edimburgo è stata una rappresentante delle forze dell’ordine, un’agente di polizia donna, che successivamente ha incontrato in veste di preside della scuola primaria dove aveva iscritto i suoi figli, appunto parlando di secondo lavoro…
Singolare ma divertente episodio non trovate? Questa è la magia dei piccoli posti, una magia che si traduce in accoglienza, semplicità e un vivere sano ed in armonia con tutti.
Dalla mia stanza osservo questo panorama che mi mancherà molto e approfitto per dare un ultimo sguardo ai libri di Mr Ross.
Ogni pagina parla dell’orgoglio scozzese, gli attuali regnanti di Inghilterra hanno discendenza scozzese del resto e loro ne vanno molto orgogliosi assieme alle loro tradizioni.
È giunta l’ora di salutare la Scozia e voi lettori e di metterci in viaggio per Edimburgo dove voleremo verso Milano.
Parto con la promessa di tornare a trovare Mr Ross che mi ha appena preparato l’ultima colazione scozzese alla quale mi sono decisamente abituata e a malincuore mi rimetto in auto salutando lui, i luoghi incantati e i castelli che da sempre alimentano la mia fantasia.
Consiglio? Visitate la Scozia ve lo dice anche lui…