Trama, trailer e recensione in anteprima di Come ti divento bella, che segna il debutto alla regia di Abby Kohn e Marc Silverstein dal 22 agosto al cinema
I due sceneggiatori/registi di Come ti divento bella si sono decisamente ispirati ad alcuni tra i più famosi film degli anno ’80, nei quali la realtà e i personaggi spesso subiscono ribaltamenti di identità o di età, aggiungendo un tocco attuale e un messaggio di forte sensibilizzazione verso l’universo femminile e non solo.
La protagonista Reneé Bennet, impersonata dall’attrice/cabarettista Amy Schumer, è una ragazza poco in armonia con il proprio corpo dalle forme generose. Ha un lavoro che non la aiuta infatti trascorre le giornate al computer in un ufficio sotterraneo e di conseguenza ha poca cura della propria immagine. Reneé non ha un compagno e sente terribilmente che il suo aspetto fisico condiziona l’approccio con il mondo circostante proiettato sulla forma esteriore e sulla bellezza ritenuta un passepartout anche per le porte più difficili.
Un giorno presa da un folle momento di dolore e rabbia, Reneé esprime un desiderio, che per magia, fatalità o volontà, oserei dire per i più concreti, si realizza. La giovane a causa di un brutto colpo alla nuca inizia a vedersi come una donna nuova, perfetta, desiderabile: la donna affascinante che ha sempre sognato di essere.
Da quel momento la vita di Reneé cambia e di conseguenza anche il suo approccio con il mondo. Tira fuori un carisma insospettabile, sicurezza e fascino che la conducono ad ottenere il lavoro dei suoi sogni e a conoscere un uomo meraviglioso che si innamora di lei. Ma i casi della vita sono infiniti e a volte del tutto imprevedibili e così a causa di un secondo incidente Reneé rivede nello specchio la sua immagine di sempre: la goffa e insicura ragazza che nessuno accetta e stima. Ma in realtà qualcosa è accaduto lo stesso ed è davvero il più grande e reale miracolo: il cambiamento. Rendersi conto di quanto si vale quando si lascia uscire la nostra vera identità: questo è il vero miracolo. Il tirare fuori il nostro carisma, la potenza del saper fare o del farsi sentire a piena voce senza timori, sono queste le cose che possono modificare la percezione che gli altri hanno di noi e scoprire di esserne in possesso è la vera rivoluzione. Omologarsi a stereotipi castra la propria personalità, che invece è unica e merita di uscire ed essere apprezzata.
A mio avviso il titolo sarebbe potuto essere… Come sono già bella… ! Non trovate? Perché Come ti divento bella ci racconta il percorso interiore fatto da Reneé per riuscire a tirar fuori le sue qualità in modo tale che le persone potessero vedere il suo vero io, quello nascosto dietro la paura di non essere adeguata.
Un film che attraverso la commedia riesce a veicolare tanti messaggi importanti in una società che punta sempre più all’immagine. Messaggi quali l’importanza dell’amicizia, dell’autostima, sulla percezione che abbiamo di noi stessi che erroneamente non sempre coincide con quella che gli altri hanno di noi, sulla potenza del proprio io, sull’amore e sul cambiamento.
Come ti divento bella è un omaggio alla bellezza, quella che è dentro ognuno di noi: un omaggio alle donne. I registi hanno scelto un cast composto da numerosi attori comici anche cabarettisti, per ovvi motivi recitativi, ma non avevano calcolato l’imprevedibilità dell’essere attori teatrali di quel genere, infatti sul set ci sono stati numerosi folli momenti di improvvisazione da parte degli attori, che hanno stravolto completamente alcune scene rispetto al copione iniziale.
Il risultato è stato decisamente fantastico affermano i registi, infatti quelle scene hanno dato al film un aspetto realistico indiscutibile oltre che divertente. Il loro approccio alla regia a mio avviso è molto teatrale, nel senso dei tecnicismi. Come molti registi di teatro, Kohn e Silverstein, ritengono bellissimo ed efficace dare spazio agli attori al di fuori del copione, lasciando che improvvisino. Questa libertà rende fertile la creatività che arricchisce la drammaturgia e di conseguenza la recitazione.
Il loro pensiero realistico si può cogliere anche durante la scena della trasformazione di Reneé, quella in cui lei inizia a vedersi bella e sexy, in cui non sono stati usati effetti speciali per creare un’immagine diversa dell’attrice e questo ha evitato la caduta nei soliti cliché che avrebbe fatto sembrare il film il rimpasto di una commedia anni ’80. Invece l’attenzione si è posta proprio sul cambiamento introspettivo della protagonista, lasciando che il pubblico continuasse a vedere la sua immagine reale.
Cari lettori è tempo di salutarvi invitandovi a non perdere la visione di questo film e sottolineando il messaggio che vuole trasmettere, “Prendi i mano la tua vita” e aggiungo, sorridendo…
Dal 22 agosto al cinema distribuito da UNIVERSAL PICTURES e LUCKY RED in associazione con 3 MARYS.