Trama, trailer e recensione di Cocaine: La vera storia di White Boy Rick il noir urbano diretto da Yann Demange, con Matthew McConaughey e Bruce Dern. Dal 7 marzo al cinema distribuito da Sony Pictures Italia/Warner Bros. Pictures Italia
Sullo sfondo del narcotraffico della Detroit Anni 80 va a in scena il rapporto disfunzionale tra un padre e un figlio: è quanto propone dal 7 marzo nelle sale cinematografiche Cocaine – La vera storia di White Boy Rick. Il film, diretto da Yann Demange, racconta la storia di Richard Wershe Jr. (Richie Merritt), conosciuto come “White Boy Rick” che nel 1984 divenne il più giovane informatore dell’FBI all’età di 14 anni. Scaricato dall’FBI tre anni più tardi, divenne un trafficante di cocaina e fu arrestato nel 1987 perché trovato con 17 kg di cocaina. Fu così condannato all’ergastolo. Nel 2017 è stato messo in libertà vigilata dopo trent’anni di detenzione.
La pellicola narra di una famiglia nella quale un padre (Matthew McConaughey) porta avanti un piccolo commercio illegale di armi e una sorella (Bel Powley) tossicodipendente che spera di andarsene di casa il prima possibile. Richard Wershe Jr (Rick), il “bianco” del quartiere, riesce invece ad introdursi e a farsi rispettare nel mondo delle bande criminali afroamericane, ritrovandosi però ricattato dall’FBI di cui diventa informatore. A soli 14 anni la sua vita prende quindi una svolta inaspettata che segnerà per sempre il suo destino.
Scritto da Andy Weiss, Logan Miller e Noah Miller Cocaine – La vera storia di White Boy Rick cerca di raccontare dunque la società degli Anni 80 e una famiglia disfunzionale evidenziando però il lato umano di una storia quasi incredibile.
Gianluca Pacella