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Abbiamo incontrato la simpaticissima Carla Signoris in occasione dell’anteprima del nuovo film di Leone Pompucci “Leone nel basilico” in cui interpreta Clara, nuora della protagonista Maria Celeste (Ida Di Benedetto), un personaggio dalle caratteristiche abbastanza lontane dal suo modo di essere. Una piacevole chiacchierata, tra risate e momenti di riflessione, alla scoperta dei suoi personaggi, del segreto del suo bellissimo rapporto con il marito Maurizio Crozza, dei suoi progetti futuri e di Dory!

Ci parli di Clara il personaggio che interpreti nel film “Leone nel basilico”?

Il mio personaggio è un’antagonista di Maria Celeste, la protagonista del film interpretata da Ida Di Benedetto; un Eva contro Eva: due donne che si contendono il maschio, che in questo caso è mio marito nonché figlio di Maria Celeste, quindi subentra il conflitto tra suocera e nuora, in cui emerge quasi un bisogno di maternità da parte di entrambe, anche se il mio è un rapporto matrimoniale.

Comunque il personaggio veramente interessante è quello di Ida Di Benedetto (Maria Celeste), che, parlando di solitudine, ha fatto anche un’operazione molto coraggiosa: il suo personaggio è una donna sola, arcigna, antipatica, ma che in qualche modo si riscatterà attraverso il bambino. Ma non vi svelo il resto perché vi invito ad andarlo a vedere al cinema, perché non volendo abbiamo fatto il film di Natale. (sorride)”

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Tu invece che tipo di mamma sei?

“Una mamma quasi bipolare (ride): alterno la mamma tigre che spinge i ragazzi a pretendere sempre di più da se stessi e la mamma chioccia, starei sempre abbracciata a loro! Continuo a sbaciucchiarmeli nonostante ormai siano due adolescenti e cerchino di non avere la mamma intorno (ride)! Scherzi a parte sono davvero due bravi ragazzi e io sono molto felice di questo, non posso proprio lamentarmi!”

Nella tua carriera hai interpretato vari ruoli: presentatrice, comica, attrice, qual’è quello in cui ti vedi meglio e che ti è rimasto più dentro?

“Un po’ tutti, perché comunque metto sempre un pezzo di me in ogni personaggio o ruolo che vado ad interpretare. Anche se mi piace provare ad essere qualcosa di diverso, quando mi preparo per interpretare un personaggio vado sempre a ripescare qualcosa delle mie esperienze precedenti. È successo anche nel ruolo di Clara, che è molto diversa da me. Lei è una donna molto agguerrita, litiga subito, e violentemente, con sua suocera perché ci sono rancori antichi, il classico rapporto nuora-suocera. Io, invece, sono sempre andata d’accordo con mia suocera e poi io non sono capace a litigare. Non ci riesco forse perché sono figlia unica e penso che litigare con qualcuno significhi chiudere i rapporti; quindi temo sempre il litigio e vado subito in ansia quando vedo persone che si accapigliano.”

Qual’è invece il ruolo che ti piacerebbe interpretare e che non hai avuto ancora la possibilità di fare?

“Ogni volta che mi arriva un copione, mi metto al suo servizio perché, in una età di mezzo come la mia, non più giovanissima ma neanche sufficientemente anziana, non ci sono molti personaggi interessanti da poter interpretare. Pensandoci, direi Anna Karenina. Una Anna Karenina che ha superato i cinquanta (ride), che sotto il treno c’è finita ma si è salvata (ride). Ecco cosa vorrei fare! Una Anna Karenina, che ha fatto una cavolata, si è buttata sotto il treno in un raptus di follia, ma fortunatamente è stata salvata e ha capito che la vita può anche prendere delle strade diverse. Le scelte che si fanno si pagano, ma poi si ricomincia!”

Nel tuo terzo libro “Penelope si arrabbiò” tratti il tema dell’adulterio, come reagiresti se scoprissi che tuo marito Maurizio Crozza ti tradisce?

“Eh, come reagirei?! (ride) Mi rendo conto che ormai il doversi confrontare con la presunta infedeltà è diventato un tema quasi all’ordine del giorno che coinvolge tantissime persone. Per esempi, mio padre, a tale proposito infilava, tutti i luoghi comuni sull’argomento in un’unica frase “l’uomo è cacciatore, la carne è debole, la paglia vicino al fuoco brucia”… secondo me la si dovrebbe affrontare parlandone.

Tutti i conflitti secondo me dovrebbero essere affrontati parlando, soprattutto come momento di crescita. Anche la coppia ha momenti di crescita e una “sbandata” può accadere a lui ma anche a lei, anche se nella nostra cultura è molto più difficile che l’uomo accetti il tradimento. Credo fermamente che solo avendo un confronto sincero si possa superare la cosa, infatti Anna e Carlo i personaggi del mio libro hanno proprio un confronto diretto molto onesto e poi c’è la visione del figlio.”

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Vista la longevità del tuo rapporto con Maurizio, nonostante facciate entrambi parte del mondo dello spettacolo, si può dire che avete trovato l’ingrediente segreto per un’unione sana e duratura?

“Veramente non lo so! Posso sicuramente dire che credo nell’onestà delle persone e nella sincerità dei rapporti. Metti sempre sul piatto della bilancia cosa perdo-cosa cerco e, se c’è rispetto, due persone riescono a superare anche i momenti di crisi che anzi diventano momenti di crescita. È troppo facile stare insieme i primi due anni! È dopo che le cose diventano più complicate… e poi il mondo dello spettacolo non è diverso dagli altri, la vera differenza è che tutto quello che ci accade finisce sui giornali. Il confronto è l’unica soluzione!”

Progetti futuri?

“Deve uscire un film di Francesco Amato, con me e Tony Servillo che si intitola “Lasciati andare” in cui interpretiamo una coppia di separati, ma ne parleremo all’epoca (sorride)! In questo momento sta uscendo il trailer di “Alla ricerca di Dory” il nuovo film Disney-Pixar sequel di “Alla ricerca di Nemo”, in cui io sono la voce del pesciolino Dory, appunto. Personaggio a cui somiglio tantissimo, anche fisicamente, se mi dipingi di blu (ride). Questo essere vaga e un po’ smemorata e sempre positiva, mi somiglia molto. Mi vuoi chiedere qual’è il mio personaggio preferito? Senza dubbio Dory! (ride)”

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Come prendi il caffè?

“Amaro, senza zucchero e con un po’ di latte.”