Arriva il 6 marzo al cinema, distribuito da Walt Disney Studios Motion Pictures, Captain Marvel, la prima vera risposta al femminile dei Marvel Studios alla Wonder Woman dei DC Comics. Trama, trailer e recensione in anteprima senza spoiler
Era il 1° maggio 2008, Jovanotti da 5 settimane dominava le classifiche con “A te”, il conservatore Boris Johnson assumeva la carica di sindaco di Londra (si, mi ci sono impegnato per fare questa recensione, ndr), a San Giovanni si teneva il concertone e un me quattordicenne sbarbatello, ma non meno appassionato di supereroi, entrava al cinema. Quel giorno usciva, infatti, Iron Man, prima pietra miliare del Marvel Cinematic Universe. Undici anni dopo, con qualche acciacco in più, sono davanti al computer per parlarvi del penultimo tassello della Fase tre del gigantesco progetto della casa fumettistica più famosa al mondo, Captain Marvel, come sempre, senza spoiler.
Il film, diretto da Anna Boden e Ryan Flec, ci porta in un periodo storico mai “esplorato” prima dall’Universo Cinematografico Marvel, gli anni 90, per presentarci Carol Danvers (Brie Larson), Vers, un’esuberante soldatessa della Starforce, gruppo d’elitè dell’esercito Kree, con una gran voglia di combattere, tormentata da incubi sul suo misterioso passato il cui primo ricordo risale a soli 6 anni prima. Guidata da Yon-Rogg (Jude Law), Vers, si addestra per lasciarsi il passato alle spalle, ma, durante una missione di recupero con la sua squadra, cade in un’imboscata del gruppo terroristico composto da alieni di razza Skrull. Carol riesce comunque a scappare rifugiandosi sulla Terra. Qui, inseguita dagli Skrull, cerca di dare un senso ai suoi incubi che sembrano proprio avere origine sul nostro pianeta. Ad accompagnarla in questo viaggio oltre a una carrellata di citazioni, non sempre corrette (vedi sotto), sugli anni 90, c’è un giovanissimo Nick Fury (Samuel L. Jackson) affiancato da un novellino Philip Coulson (Clark Gregg) entrambi alle prese per la prima volta con una minaccia aliena. Mentre cosa troverà nel 1995 sulla Terra una combattente Kree per ricostruire il suo passato? Ovviamente lo potrete scoprire solo andando al cinema. Ma prima di salutarvi vi racconto brevemente quali sono state le mie impressioni a caldo.
L’attesa per Captain Marvel era davvero tanta. Il primo supereroe donna dell’MCU (ringraziando il cielo Elektra non faceva parte di questo filone, ndr), vera e forte risposta alla Wonder Woman di casa Marvel, nonché ultimo tassello prima di EndGame. Forse quest’ultima è la descrizione migliore per il film, perché l’impressione è che sia semplicemente funzionale a presentare il personaggio. Non fraintendetemi la Disney si sono impegnati molto per creare un prodotto in grado di garantire un alto livello di intrattenimento. In sala durante la proiezione si sono sentite molte risate: le gag tra Brie Larson e Samuel Lee Jackson si sprecano anche con qualche errore storico/informatico (vedi diffusione dei personal computer, velocità di connessione ed esistenza della tecnologia WIFI nel 1995, scusate deformazione professionale, ndr) eppure forse mi aspettavo qualcosa di più. Il film è sulla falsariga dei Guardiani della galassia, sia per citazioni al periodo storico sia per la precedentemente citata ironia, eppure questo, a parer mio, appiattisce il personaggio, che anche per il ruolo di prima eroina con un film tutto suo poteva dare di più. Al livello di effetti speciali comunque non delude e, anche per l’investimento fatto dalla casa al livello scenografico, merita sempre di essere visto sul grande schermo.
Che dire di più? Non perdetevi questo appuntamento, dal 6 marzo in tutte le sale, sennò poi come lo capite cosa succede nel prossimo?