Trama, trailer e recensione in anteprima di Cafarnao – Caos e miracoli, diretto dalla regista libanese Nadine Labaki, interpretato da Zain Al Rafeea e dalla stessa Labaki. Da giovedì 11 aprile nelle sale italiane distribuito da Lucky Red in associazione con 3 Marys Entertainment
Cafarnao – Caos e miracoli la pellicola, diretta dalla regista libanese Nadine Labaki, che ha ottenuto il Premio della giuria al FESTIVAL DI CANNES, racconta le peripezie di ZAIN, un ragazzino dodicenne che vive in uno dei quartieri più disagiati di Beirut, che decide di intentare causa contro i propri genitori per averlo generato senza avere i mezzi per sostentarlo adeguatamente anche solo con l’amore. La battaglia che ZAIN porta avanti è sostanzialmente la battaglia di tutti gli individui trascurati dai nostri sistemi, un grido di denuncia universale attraverso gli occhi innocenti di questo piccolo uomo.
Alla base di Cafarnao vi sono una serie di problematiche da sempre molto care alla regista, quali l’immigrazione clandestina, i bambini maltrattati, i lavoratori stranieri, il concetto di frontiera, la necessità di avere un documento che attesti la nostra esistenza e senza il quale non contiamo nulla, il razzismo e la paura dell’altro, la freddezza e l’inutilità della convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia.
Attraverso la forte denuncia presente nel film Labaki vuole avviare un dibattito e invitare alla riflessione utilizzando il suo ruolo di regista come un’arma, portando gli spettatori alla riflessione e ad una presa di coscienza.
La storia che ci propone prende avvio dal suo bisogno impellente di puntare i riflettori su Beirut e altre grandi città, penetrando nella vita quotidiana di persone la cui condizione di miseria è una specie di fatalità da cui non riescono a liberarsi.
Cafarnao è un film costruito partendo da cose reali, viste e vissute da Labaki nel corso delle ricerche effettuate sul campo, nei quartieri svantaggiati, nei centri detentivi, nelle carceri minorili, nulla è immaginario o frutto di fantasia e il suo scopo ultimo è quello di spingere i potenti a studiare un progetto di legge che crei una struttura di accoglienza per i bambini maltrattati e abbandonati, restituendo ai bambini la loro sacralità.
La storia narrata nella pellicola riguarda tutti coloro che non hanno accesso ai diritti fondamentali che ogni essere umano dovrebbe avere, quali istruzione, salute e amore, ed è sintomatica di un’epoca e del destino di tutte le grandi città mondiali.
Cafarnao è un film duro, sconvolgente, soprattutto perché racconta una storia di miseria vista con gli occhi di un bambino, ma a mio avviso è un film necessario, per risvegliare nel pubblico una analisi critica di una realtà complessa e spiazzante, non poi così lontana da noi.