Arrivati all’ultima pagina di Brando, il nuovo romanzo di Paolo Longarini edito da Efesto, verrebbe da dire “una brutta storia!” O meglio per dirla come lo farebbe lo stesso autore: una storiaccia! Di quelle che quando i vecchi te la devono raccontare scuotono la testa e mandano giù il bicchiere, prima di cominciare.
Il protagonista di Brando, è proprio un vecchio, che di morire non ha nessuna intenzione perché nella sua testa vivo non è più da molti anni, da un passaggio preciso della sua vita. Da lì, da quell’assurdo giorno, di quando la sopravvivenza di una persona era determinata da un segno sui vestiti, i ricordi, i rimpianti ed i rimorsi hanno lavorato piano, con certosina presenza, per aggrapparsi al presente come giusta condanna.
Di questo è fatta la sua esistenza: solitudine e espiazione, ma anche sottile ironia e geniale cinismo, incredulo quasi che per tanti anni sia riuscito a rimanere nascosto, senza nome, senza un documento, dai tempi della liberazione ad oggi.
Ma oggi qualcosa cambia. La cronaca e il caso lo portano al centro della curiosità di uno stupido mondo che vuol sapere, sotto la comica e amabile tenacia di un carabiniere più sveglio del solito (non il suo collega, tranquilli!), che scava nel suo passato e non trova nulla. Se non complicità.
E nulla deve trovare perché basta sapere al famelico tenente Colombo dei nostri giorni che proprio da quel passato sta scappando, giorno e notte, lontano da un qualsiasi contatto con chi lo circonda. Anonimo.
Meraviglioso personaggio che accetta, con perdite, il contatto di un cane che chiamerà Brando, scoprendo poi che trattasi di femmina. “Oh mio Dio sto per mettermi in casa una femmina! Mamma ne sarebbe felicissima.”
Avrete tempo di comprendere la portata di quest’affermazione e anche, se volete, di rimettere in ordine questa storia ed i suoi capitoli, se lo riterrete necessario.
Forse sarà già uno spartiacque tra chi vuole provare a capire e chi non ne avrà bisogno perché con pazienza le cose si sistemano anche da sole. A volte.
E comunque, se così non sarà, “wolf!” come direbbe Brando, ovvero “sti cazzi!” come diremmo noi.
Titolo: Brando
Autore: Paolo Longarini
Editore: Efesto
Pagine: 138
Prezzo: 11 € cartaceo (9,35 € su Amazon)