Attacco al potere 2: dal 3 Marzo nei cinema italiani arriva l’action movie sequel di Attacco al Potere – Olympus Has Fallen del 2013, con il suo carico di adrenalina, suspense e un cast stellare. Ecco la nostra recensione senza spoiler.

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Esce oggi nelle sale italiane l’action movie Attacco al potere 2 (London Has Fallen), sequel del film Attacco al potere – Olympus Has Fallen del 2013. Ritroviamo i protagonisti della prima pellicola, Gerard Butler nel ruolo di Mike Banning, agente dei servizi segreti, nonché guardia del corpo del Presidente USA Benjamin Asher interpretato da Aaron Eckhart e Morgan Freeman, nei panni del vicepresidente Trumbull, ma cambia la regia stavolta affidata a Babak Najafi e l’ambientazione. Infatti mentre in Attacco al potere, la maggior parte delle azioni si svolgevano all’interno della tenuta presidenziale, assaltata dai terroristi, in questo secondo episodio la scena si sposta tra le strade di una Londra devastata da una serie di attacchi terroristici, in cui il presidente Asher e il suo fidato agente Banning si troveranno a scappare in cerca di un riparo sicuro.

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Il film prende le mosse dal funerale a Londra del Primo Ministro inglese, morto in circostanze misteriose, al quale sono accorsi tutti i maggiori Capi di Stato dell’occidente tra cui anche il Presidente americano Asher. Ma ben presto quello che doveva essere l’evento più sicuro del mondo si rivela una trappola mortale, organizzata da Aamir Barkawi (Alon Moni Aboutboul), uno dei trafficante di armi più ricercati al mondo, che sta mettendo a ferro e fuoco l’intera città, lasciando sulla sua strada migliaia di vittime innocenti. Ancora una volta toccherà all’agente Mike Banning cercare di risolvere la situazione, salvando non solo Londra dall’attacco terroristico ma anche il presidente Asher.

Gli elementi per un action movie di successo non mancano: effetti speciali, suspence, rocamboleschi inseguimenti e lotte corpo a corpo, splendide inquadrature aeree per rendere maggiormente l’idea degli effetti devastanti dell’attacco terroristico sulla splendida capitale inglese. Ma a volte in nome dello spettacolo si rischia, in film del genere, di spingersi oltre superando i limiti della credibilità.

Questo è ciò che succede in Attacco al potere 2, dove scene al limite del sovrumano e un eccessivo asservimento all’imperante strapotere degli Stati Uniti, fanno vacillare la credibilità dell’intera pellicola a cominciare dall’agente Banning, trasformato in un incredibile supereroe alla stregua degli Avengers e del capo dei terroristi, Aamir Barkawi, che ricatta lo staff della Casa Bianca minacciando di voler uccidere il presidente, ammettendo comunque che gli Stati Uniti sono i veri padroni del mondo.