A casa tutti bene, il nuovo film corale di Gabriele Muccino con un cast stellare da Pierfrancesco Favino a Stefania Sandrelli, passando per Giampaolo Morelli e Claudia Gerini. Trama, trailer, recensione e i video della conferenza stampa con il cast

a casa tutti beneGabriele Muccino per il suo nuovo film A casa tutti bene rispolvera uno dei temi cari alla commedia all’italiana: le riunioni di famiglia. Al centro della vicenda i festeggiamenti per le Nozze d’Oro dei due capostipiti per i quali tutta la famiglia è stata invitata ad Ischia dove questi si sono trasferiti dopo la pensione. Il tempo della messa e del pranzo e tutti sono pronti a ritornare alle proprie case, se non che un’improvvisa mareggiata li blocca sull’isola: i collegamenti sono sospesi fino a che non miglioreranno le condizioni del mare.

Così nonni, zii, mogli, mariti, ex, cugini, figli e nipoti si troveranno costretti a una convivenza forzata che inevitabilmente riaccenderà vecchi rancori e fiamme mai sopite.

Un film davvero corale considerando il gran numero di attori/personaggi che Muccino si trova a dover gestire costantemente sul set e a cui, con grande maestria, riesce a dare una connotazione precisa e un’importanza nella storia che non è mai prevaricata da nessun altro personaggio. Insomma, ognuno ha il suo spazio, anche perché sarebbe stato un peccato se non fosse stato così visto il cast stellare messo in piedi per questa pellicola: Stefania Sandrelli, Ivano Marescotti, Pierfrancesco Favino, Stefano Accorsi, Carolina Crescentini, Massimo Ghini, Claudia Gerini, Giampaolo Morelli, Elena Cucci, Gianmarco Tognazzi, Sabrina Impacciatore, Giulia Michelini, Elisa Visari, Sandra Milo, Valeria Solarino e un cameo di Tea Falco.
Il regista riesce a metterli tutti sullo stesso piano, con la loro caratterizzazione, la loro storia personale e gli intrecci con gli altri protagonisti. E senza mai perdere il bandolo della matassa!

Un film che non vuole, a detta dello stesso regista, essere etichettato come generazionale ma che, attraverso il punto di vista di generazioni diverse, ci mostra come con l’età e le esperienze vissute cambino inevitabilmente le prospettive: da adolescenti si fanno tanti progetti e propositi per avere una vita serena e normale; da quarantenni ci si trova ormai disillusi e alle prese con le conseguenze delle scelte fatte; da settantenni nella maggior parte dei casi si vive in modo sereno, soprattutto se i figli sono riusciti a realizzare i propri sogni.

E proprio attraverso questi diversi modi di intendere e vivere la vita, Muccino ci mette davanti alle fragilità tipiche dell’animo umano, con cui tutti siamo costretti a fare i conti, cullandoci nell’illusione che le cose possano migliorare, diventare più semplici, alla ricerca spasmodica di una normalità che forse non esiste.
Così facendo Muccino riesce a parlare a un pubblico molto vasto, offrendo un caleidoscopio di situazioni forti, dai ritmi frenetici, in grado di emozionare, turbare ma anche di strappare sincere risate. Il movimento febbrile della macchina da presa e i continui primi piani trascinano lo spettatore proprio al centro dell’azione, facendolo sentire quasi parte integrante dell’inquietudine generale. Che in qualche modo ricade anche sui due capostipiti, interpretati dalla Sandrelli e Marescotti. Non a caso la prima intorno alla metà del film afferma di trovare i suoi figli inquieti, mentre il secondo, verso la fine del film, esasperato dall’isteria di massa di questi parenti per lo più acquisiti, dichiarerà, abbastanza innervosito: “Io sono cresciuto orfano! A me la famiglia mi sta sul cazzo!”

Sicuramente A casa tutti bene è un film in grado di tener viva l’attenzione dello spettatore, grazie proprio alle continue inversioni di rotta: una sorta di Love Actually in cui diverse storie si intrecciano per formarne coerentemente una sola.