Dopo il successo registrato in Francia, Microcinema porta nelle sale cinematografiche italiane “11 donne a Parigi”, la commedia con Isabelle Adjani, Laetitia Casta, Vanessa Paradis, che ha segnato l’esordio alla regia dell’attrice francese Audrey Dana. Dal 3 Dicembre al cinema.
Per il suo esordio alla regia l’attrice francese Audrey Dana, ha deciso di portare sul grande schermo un argomento spinoso e ancora molto dibattuto: l’emancipazione femminile. E lo fa attraverso la vita e il modo di essere di ben undici donne risvegliate dall’intemperante Primavera parigina.
Intemperante, proprio come ognuna di loro, con i loro repentini cambi d’umore, i loro valori, le loro speranze, fissazioni, problematiche e voglia di cambiamento.
Con “11 donne a Parigi“, Audrey Dana, si prefigge un obiettivo molto ambizioso e complesso, mostrare in un modo nuovo e ironico i milioni di sfaccettature dell’universo femminile, dando alla Donna un nuovo ruolo più vicino alla realtà quotidiana, diverso da quello della brava ragazza o la poco di buono o ancora l’oggetto sessuale, cui il cinema solitamente la relega: il ruolo della donna in carriera; della madre stanca del peso della gestione di casa, figli e lavoro; della insoddisfatta e rovina famiglie alla perenne ricerca del principe azzurro; della donna remissiva disposta a sopportare tutto pur di avere una vita apparentemente normale; della donna stufa della vita di tutti i giorni e vogliosa di sperimentare cose nuove.
Un film sicuramente al di sopra delle righe, a tratti comico, dissacrante che vuole liberare l’immagine della donna incatenata ai soli cliché e lo fa costruendo dei personaggi che alcune appaiono quasi caricature di loro stessi, come Laetitia Casta (Agathe), impacciata e insicura frenata nella ricerca del vero amore dai suoi problemi intestinali o ancora la tranquilla Fanny (Julie Ferrier), vittima dei suoi tic che dopo uno scontro con un palo della luce si trasforma in un’indomita ninfomane.
In tutto questo cosa fanno mariti, fidanzati e gli uomini in generale?
Non sono certo da meno! Fedifraghi, bugiardi, incapaci di essere onesti anche con se stessi e con i propri figli, pur di soddisfare “istinti primordiali”, vittime e carnefici di donne capricciose e consapevoli del loro potere.
Il risultato, è una commedia piacevole, magari da vedere con le amiche o con uomini dotati di un gran senso dell’umorismo; sicuramente “cruda” per l’immagine di uomini e donne, mostrati, citando la locandina del film, come vittime dei propri “neuroni, umori ed ormoni” malgrado l’educazione ricevuta e la “civiltà” che li circonda!